2017, un anno indimenticabile!

Il 2017 sarà un anno che noi di storie sottopelle non potremo mai dimenticare.
Il nostro primo anno, i primi  incontri, le prime emozionanti interviste, i racconti che ci hanno lasciato brividi, sorrisi, tenerezza, emozioni,.
Abbiamo mosso i primi passi nel mondo del tatuaggio fino a ritenerlo un elemento essenziale nelle nostre giornate.
Abbiamo conosciuto, fotografato, intervistato più di duecento persone, molte di queste ci hanno raccontato la storia dietro al proprio tatuaggio che ci ha colpito e che abbiamo voluto inserire tra le storie sottopelle del nostro sito.
Professori Giornalisti e Professionisti vari hanno scritto di noi e con alcuni di loro abbiamo preso interessanti accordi per uno speciale 2018.
Ci hanno contattato e ci contattano persone da tutta Italia (e anche fuori, abbiamo raggiunto Parigi, Londra, la Russia..!)
Abbiamo sfatato tanti miti sul tatuaggio e puntiamo ad abbattere il pregiudizio a tutti i costi, il giudizio sull’apparire senza elementi sull’essere.

Insomma in questo 2017 che ci accingiamo a salutare ci siamo davvero emozionati insieme a tutti voi e siamo sicuri che questa emozione resterà viva e possente per tutte le altre storie che racconteremo!

AUGURI a tutti voi di un felice, luminoso, coloratissimo 2018!

 

STORIE SOTTOPELLE ospite di SOTTOPELLE.

27 ottobre 2017 – presso la Marte Mediateca di Cava de’ Tirreni (SA) alle ore 18.30 s è svolta la presentazione del romanzo di Pippo Zarrella “SOTTOPELLE”. La serata è stata introdotta da una performance artistica (a cura di Anna Rapoli), ispirata all’opera cinematografica Freaks (1932) di Tod Browning. Il presentatore circense dello spettacolo “SOTTOPELLE” (Massimiliano Palumbo – attore di Gomorra III per Sky Italia) ha esposto sotto lo sguardo incuriosito dei presenti, il “fenomeno da baraccone”, il freak della serata: un rom in gabbia (Marco Abate). La voce del popolo (Giuseppe Cardamone) e del pubblico a scaldare gli animi già incandescenti nel momento in cui si è proceduto a giocare alla ruota del “Non sono razzista però…”.
Durante la serata è stato inoltre presentato il progetto fotografico-letterario Storie Sottopelle (www.storiesottopelle.it) che ha visto coinvolti gli artisti e fotografi Anna Pianura e Gerardo Albano. Un momento per riunire in un video e in una esposizione fotografica tutti coloro che con le loro storie hanno contribuito a raccontare un po’ di se stessi alla macchina fotografica di Anna e Gerardo e alla penna di Pippo Zarrella.
L’opera SOTTOPELLE , ambientata a Pompei, negli scavi e nelle zone adiacenti, è raccontata in prima persona da Alfonso, tatuatore, il cui laboratorio è un porto di mare, così come la rosticceria di famiglia, Heppi Dei. La vita della cittadina è sconvolta dall’arrivo di un gruppo rom, che scatena diffidenze e razzismi già più o meno latenti (come succederebbe in tante altre cittadine italiane), ma la situazione precipita quando è rapita Anna, la piccola figlia del boss locale Loiacono. Svariati indizi e dicerie alimentano il sospetto che i responsabili siano proprio tra i rom, il che determina prima mugugni, poi vere e proprie aggressioni, infine una forma di ghettizzazione e violenza generalizzata.

Presentazione del libro SOTTOPELLE di Pippo Zarrella

Come sapete a dare voce alle persone che si raccontano su storie sottopelle c’è lo scrittore Pippo Zarrella che il 27 ottobre 2017 a Cava de’ Tirreni presenterà il suo libro “Sottopelle”.
Il progetto fotograficoletterario e il libro sono due progetti distinti che tuttavia viaggiano su binari paralleli.
Il libro NON conterrà le nostre/vostre storie ma sicuramente prenderà ispirazione dal mondo dei tatuaggi e dei tatuati.
Facciamo un grande in bocca al lupo a Zarrella e vi annunciamo che durante la serata di presentazione ci sarà uno spazio speciale dedicato a tutti NOI, le persone che fanno parte del progetto Storie Sottopelle.

Intanto vi giriamo l’invito… voi cominciate a tenervi pronti e liberi!

PIZZA E NON SOLO … 99POSSE E TERRONI UNITI

Farina, acqua, lievito, pomodoro, mozzarella e basilico. Qualche minuto nella bocca infernale del forno a legna e la magia è fatta.
Per i più temerari invece c’è un’enorme nuvola di pasta ripiena di ricotta pepe e cigoli. Il calzone è  fritto in un olio talmente limpido che anche Narciso avrebbe cominciato a mordersi di gusto se solo si fosse specchiato nell’olio della friggitrice della festa.
E poi cuoppi. Tanti cuoppi.  Si badi bene. Cuoppo non inteso come donna/uomo dai tratti somatici non proprio in linea ai canoni di bellezza greca, ma riferito alla carta paglia per alimenti avvolta al fine di creare una struttura conoidale per  custodire gemme fritte, arancine, panzarotti e crocchette.
E poi… gente. Tanta gente. Fiumi di birra, zeppole e crepes con nutella.
Un calcetto lunghissimo rapisce l’attenzione di ogni bambino. Tavolate di persone sorridenti.
Cellulari al cielo per catturare per qualche secondo le note dei 99 posse  in un’aria di libertà dai profumi da  vicolo di Amsterdam.
Poi il resto viene da sé. Quando c’è cibo e  gente che si diverte nascono le idee migliori. Ed in questa sede,  a Pizza e non solo di Nocera Superiore, che abbiamo ascoltato le Storie Sottopelle di Luca Persico ai più conosciuto come O’Zulù,  frontman dei 99 posse, quella di Vincenzo Speaker Cenzou e Oyoshe  del progetto Terroni Uniti.

PIZZA E NON SOLO … 99POSSE E TERRONI UNITI