Farina, acqua, lievito, pomodoro, mozzarella e basilico. Qualche minuto nella bocca infernale del forno a legna e la magia è fatta.
Per i più temerari invece c’è un’enorme nuvola di pasta ripiena di ricotta pepe e cigoli. Il calzone è fritto in un olio talmente limpido che anche Narciso avrebbe cominciato a mordersi di gusto se solo si fosse specchiato nell’olio della friggitrice della festa.
E poi cuoppi. Tanti cuoppi. Si badi bene. Cuoppo non inteso come donna/uomo dai tratti somatici non proprio in linea ai canoni di bellezza greca, ma riferito alla carta paglia per alimenti avvolta al fine di creare una struttura conoidale per custodire gemme fritte, arancine, panzarotti e crocchette.
E poi… gente. Tanta gente. Fiumi di birra, zeppole e crepes con nutella.
Un calcetto lunghissimo rapisce l’attenzione di ogni bambino. Tavolate di persone sorridenti.
Cellulari al cielo per catturare per qualche secondo le note dei 99 posse in un’aria di libertà dai profumi da vicolo di Amsterdam.
Poi il resto viene da sé. Quando c’è cibo e gente che si diverte nascono le idee migliori. Ed in questa sede, a Pizza e non solo di Nocera Superiore, che abbiamo ascoltato le Storie Sottopelle di Luca Persico ai più conosciuto come O’Zulù, frontman dei 99 posse, quella di Vincenzo Speaker Cenzou e Oyoshe del progetto Terroni Uniti.