LA STORIA DEI TATUAGGI PUBBLICITARI

Avete mai notato sottopelle di qualcuno un marchio aziendale?

L’ultima tendenza in fatto di marketing sembra essere proprio quella di utilizzare i tatuaggi come “messaggi pubblicitari
Emblematico in questo senso fu nel 2014  il caso della Reebok.

L’azienda ha indetto un concorso per assegnare al miglior tatuaggio raffigurante il logo dell’azienda 6000 dollari.

Lo slogan dell’iniziativa era “Pain is temporary, Reebok is forever”.
Le storie sottopelle di queste persone raccontano il come e il perchè della decisione di diventare sponsor viventi  tatuandosi un logo aziendale, un sito web,  un motto, uno slogan aziendale.

Joe Tamargo ha un corpo ricoperto di tatuaggi che rappresentano loghi e indirizzi di diversi siti web.
Anche Pat Vaillancourt ha deciso di  prendere questa strada, tatuandosi centinaia di url di siti web sul corpo. Per aggiungere il proprio indirizzo basta una donazione di soli 35 dollari.

Kimberly Smith nel 2005 si è fatta imprimere in fronte il nome di un casinò online per poter pagare la scuola dei figli.  È stata lei a lanciare la moda dei tatuaggi pubblicitari.

 

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